Una recente ricerca effettuata sulla dipendenza dal telefono, indica che ben il 93% dei bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni ha accesso a smartphone o tablet e il 66% possiede un proprio dispositivo.
Facebook sottolinea che l'app Messenger Kids non contiene pubblicità. L'intento è quello di evitare i problemi in cui si è imbattuto YouTube con YouTube Kids, dove i sostenitori erano preoccupati per la presenza nel servizio di pubblicità di prodotti come Coca-Cola e Oreo.
Sebbene gli autori riconoscono che gli smartphone e i tablet svolgono un ruolo positivo nel distrarre i bambini durante le procedure mediche e chirurgiche, i dispositivi sono troppo spesso utilizzati dai genitori come "giocattoli per stare zitti" durante le routine quotidiane, come le commissioni, i viaggi in auto e i pasti al ristorante.
Come dichiara un’indagine condotta nel 2022 in collaborazione con la Società italiana di pediatria condivisa (Sipec), è stato descritto bene cosa avviene in genere nelle famiglie con figli piccoli o adolescenti:
“Su un campione di 13.049 tra genitori, adolescenti e bambini, nella fascia tra 0 e 4 anni, il 60% dei genitori intrattiene i figli con i device e il 67% li usa anche in loro presenza.
Andando avanti nella fascia di età (4-9 anni), è ben l’88% del campione che dichiara di intrattenere i figli con smartphone o tablet, e quasi tutti li usano in loro presenza (96%). Ma c’è anche chi ne consente l’uso prima di dormire (37%), oppure quando sono stanchi o agitati (30%) e persino durante i pasti (41%). La situazione non migliora man mano che diventano adolescenti.
Nella fascia di età 9-14 anni, lo smartphone accompagna i ragazzi per tutta la giornata: il 98% non se ne priva mai, e c’è chi continua a usarli (62%) anche prima di addormentarsi. A preoccupare però è che quasi tutti (81%) si annoia quando non li usa, il 57% preferisce rimanere connesso anziché uscire, il 77% è nervoso e scontroso quando i genitori gli impongono di disconnettersi.”
L'esposizione prolungata agli schermi elettronici influisce negativamente sullo sviluppo del bambino, sostituendo le interazioni basate sul linguaggio e sul gioco con gli assistenti e i coetanei.